martedì 11 maggio 2010

Frank Frazetta, 1928-2010. R.I.P.


È stato sinonimo di forza e avventura, di muscoli e spade, di epica e fantasy. Negli Stati Uniti Frank Frazetta è un'icona di un genere che si può riassumere da noi con un nome, Conan il Barbaro. Ben prima che Arold Schwarzenegger rubasse l'immaginario collettivo del personaggio nato dalla fantasia di Robert E. Howard, il suo Conan, con le copertine e le storie a fumetti, spopolava tra gli appassionati di fantasy. Illustratore, scultore, pittore, Frazetta si è spento all’età di 82 anni a causa di un infarto, dopo una lunga carriera.

Negli anni Settanta Frazetta realizzò le nuove copertine per i romanzi di Edgar Rice
Burroughs (Tarzan) e Robert E. Howard (Conan): la sua rivisitazione iconica non solo ridefinì i connotati del genere “sword and sorcery”, ma fu talmente potente da imporsi addirittura su quella definita dai suoi predecessori. Di qui l'inizio del successo di un autore che ha fatto scuola.

Frazetta era nato a New York, nel quartiere di Brooklyn, il 9 febbraio 1928, da genitori di origine italiana. Dopo l'esordio nel mondo del fumetto alla fine degli anni Quaranta con storie western per Ds Publishing, negli anni Cinquanta firmò storie con editori del calibro di Ec Comics e Dc Comics, in cui si occupò di serie famose come “Abner Lil” di Al Capp, contribuendo a una serie di cover raffiguranti Buck Rogers, miliare saga di fantascienza.
Ebbe anche una striscia quotidiana tutta sua nel 1952-1953, “Johnny Comet” (più tardi
rinominata “Ace McCoy”). Il suo curriculum si arricchì nel 1953-54 con le strisce di “Flash Gordon”, oltre alla collaborazione con le riviste horror della Warren Publishing e alla realizzazione per la rivista “Playboy" delle strip parodistiche di “Little Annie Fanny”.

Ma fu con le copertine dei libri della serie “Conan” dal 1966 in poi che il suo nome divenne noto a tutti gli appassionati di fantasy.
Le sue rappresentazioni realistiche di scenari ultraterreni (con donne seminude e in
atteggiamento guerriero) hanno fatto di lui il candidato ideale per illustrare le copertine degli album di molte band heavy metal: famose le sue copertine di “Flirtin' with Disaster” dei Molly Hatchet e “Expect No Mercy” dei Nazareth. Nel giro di poco Frazetta divenne una figura leggendaria nell’ambiente e i suoi quadri raggiunsero valutazioni considerevoli. Nel 2009 il suo dipinto ad olio “Conan il Conquistatore”, usato sulla copertina originale del libro del 1966, è stato venduto per un milione di dollari. L’esorbitante somma è stata sborsata da Kirk Hammett, il chitarrista dei Metallica.

La sua scomparsa è avvenuta proprio mentre Hollywood sta portando sul grande schermo “Conan il Barbaro” e “John Carter di Marte”: entrambi i film sono dichiaratamente ispirati, nel design e nei toni, alle illustrazioni di Frazetta. “Conan il Barbaro” arriverà già nel 2011, diretto da Marcus Nispel, con protagonista Jason Momoa, affiancato da Stephen Lang, Rachel Nichols, Ron Perlman, Said Taghmaoui, Leo Howard, Rose McGowan.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Frazetta in America è un mito! Ha fatto anche nascere un genere, quello dei libri solo di illustrazione...

Molte delle immagini riportate sono state da lui dedicate a Tolkien. Sarebbe bello capire da dove sono state estratte. Perché voi dell'Associazione non fate una bella paginetta sul sito con i punti di contatto tra Frazetta e Tolkien? :-)
Dai, che ce la fate!!

Ciao!
BB